martedì 18 dicembre 2007

One road to Asa Bay - Bathory

E' ora di fare un post sul tema musicale/divulgativo un pò serio, ekkecazzo basta mettere insieme sempre troiate e merda!

Ecco la traduzone seguita dal video dei Bathory della canzone "One Road to Asa Bay" (una delle più epoche ed evocative del genere) che narrà della crudele distruzione delle tradizioni vichinghe ad opera dei cristiani che impongono la loro religione con la forza.

Un uomo percorreva a cavallo il sentiero tra i boschi
Giù verso Asa bay
Dove le barche del drago hanno solcato il mare
Più volte di quanto uno possa dire
Per vedere coi propri occhi il fantastico
Popolo raccontato di uomo in uomo
Il Dio di tutte le potenze spirituali
E’ venuto da una terra straniera
Le voci dette da un uomo
Che è arrivato dall’altra parte del mare
Portando una croce d’oro al collo in una catena
E parlava una strana lingua di pace
E’ venuto con strani uomini in armatura
Vestititi in maglie porpora e merlate
Che odoravano non di birra ma di fiori
E senza barba sul volto

E l’uomo ardito che portava la croce
Ha detto a ognuno di Asa bay
Che il Dio di ogni uomo donna e bambino è venuto
Per salvarli tutti
E per ringraziare il Signore del Paradiso
Uno deve costruire a Dio una casa
E per salvare l’anima di uno dall’Inferno
Uno deve essere battezzato e prestare giuramenti

Un uomo di orgoglio col martello disse che il nuovo Dio
Per costruire la sua casa (deve farlo) da sé
E parlò forte del Dio dei suoi padri
Passato non troppo tempo
Le voci dicevano che l’uomo con la barba come il fuoco
Ed il martello fu messo in silenzio in catene
Dagli uomini con le armature
E ferito dalle loro spade

Quelli che non pagavano una moneta
Su quattro all’uomo del nuovo Dio
Venivano frustati venti volte e messi iIn catene e chiusi a chiave
Dalle gorgiere ai loro colli
E così tutti ad Asa bay costruivano
Una casa della croce
Ogni ora di luce del giorno loro faticavano
Membra distrutte perché la fede ha un prezzo

E al giorno duecento
Essa stava bianca verso il cielo
La casa del Dio della croce
Grande abbastanza da tenere dentro due barche del drago
E tutti quelli di Asa bay la guardavano alzarsi al cielo
Adesso il Dio della croce deve essere compiaciuto
e soddisfatto

Appena fuori dal cerchio della folla
Stava un vecchio uomo
Guardava aldilà delle acque
E copriva i suoi occhi dal sole con una mano
E i suoi vecchi occhi potevano quasi vedere
Le barche del drago spiegare le vele
E le sue vecchie orecchie potevano quasi sentire
Un gran numero di uomini invocare il saluto di Odino

E tuttavia egli già sapeva
Tuttavia voltava il viso verso il cielo
E sussurrava silenziose parole dimenticate
Parlava man mano più forte
Adesso questa casa del Dio straniero c’è
Adesso dovete lasciarci soli
Egli sentiva ancora da qualche parte nei boschi
Il corvo della saggezza dire
“…Popolo della terra di Asa, questo è appena
cominciato…”

Nessun commento: