martedì 29 aprile 2008

Il nome della Sega - Capitolo 9

Il vecchio monaco cieco si alzo' faticosamente a sedere sul giaciglio. La sua età, ormai prossima alla stagione cerulea della vita, non gli risparmiava certi dolori spiacevoli che le persone venerabili sono solite portarsi appresso come uno scotto per lo status raggiunto dal proprio essere. Gli occhi vitrei e la carnagione alabastra lo rendevano, agli occhi degli altri un apparizione spettrale. Lui lo sapeva bene ma la cosa piu' che rattristarlo lo divertiva. Sapeva che il suo aspetto emaciato poteva esserusato quale pretesto per defilarsi dalle occasioni conviviali, come ad esempio la cena serale che si stava svolgendo in quegli stessi minuti.
L'Abate MariaMegatron Vultus Five, al secolo conosciuto come Pompeo Damerino Dei Ciucciazzi, si affacciò al balcone della torre nord e fisso' lo sguardo verso il lato del chiostro da dove era provenuto il secco rumore che l'aveva destato. Poi si rese conto di esser cieco. Sbigottito fece un passo indietro ma il suo calzare cozzo' contro la tondeggiante forma di una palla medica facendogli perdere l'equilibrio. Ormai privo di controllo il venerabile frate sbatte' contro le porte dell'armadio fratturandosi una spalla e il testicolo sinistro mentre dalla sommita' del mobileo una vera e propria valanga di audiocassette di Marco Masini lo sommerse per meta' del corpo.
Tramortito dalla caduta Padre MariaMegatron stava per perdere i sensi quando un istantaneo tremendo calore lo dissolse in pochi millisecondi.
Mi voltai di scatto verso Wizzi che aveva ancora il lanciarazzi fumante in mano.

"MA CHE CAZZO FAI?" esclamai inorridito
"..niente... è che mi è sembrato di vedere una palla medica su quella torre la su..."

Lo fissai arcigno. Non sapevo come far ragionare quel ragazzo. Guizzi era un ottimo elemento, ma se restava per piu' di 20 minuti con le mani lontane dal cazzo non riusciva piu' a fare 1+1.

"1+1" provai
"mmmm va-gi-na mmm" muggi lui di rimando con lo sguardo assente.
"Ascoltami, non è successo nulla. Noi dobbiamo salvare riciard. Te lo ricordi Riciard ? Quello ingobbito non dallo studio ma bensi' dal troppo prenderlo al culo ? ecco quello!"

Un bagliore di comprensione apparve negli occhi vacui di guizzi. Forse mi stava capendo. Poi notai che una mano si stava gia'prendendo avanti col lavoro e seccato decisi di lasciar perdere.

"Avanti, sbrighiamoci o potremmo destare sospetti" dissi con fare autoritario e, mentre la torre nord bruciava nella notte, ci incamminammo verso l'entrata interna delle sale del monastero.
Non avevo un buon presentimento e la richiesta di fazzolettini Tempo che bfox mi fece in maniera che voleva parer casuale mi mise ancora piu' sul chi vive. Forse i miei compagni erano piu' adatti a spegnere un incendio col loro seme che a salvare un caro amico d'infanzia da morte sodomitica sicura. Ormai le carte erano in tavola, non potevo fare altro, dovevo andare avanti come napoleone e con un sorriso ricordai quella volta in cui riciard, in mondovisione, davanti ai 10 finalisti di Mr Olimpia, sali' sul palco, strappo' il microfono al presentatore e, correndo all'indietro per divincolarsi dagli uomini della security, proclamo' : "se avanzo seguitemi, se indietreggio inculatemi!"
Avevo ancora negli occhi lo sguardo truce di Ronnie Coleman quando rici gli cozzo' contro. Eppure era sopravvissuto. Dopo l'intervento di plastica maxiloanale era ritornato quasi come prima.
Forse ce la potevamo fare.
Forse era ancora vivo.

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