lunedì 12 maggio 2008

Il nome della Sega - Capitolo 15

Riciard si desto' col culo dolorante.
Ancora assonnato non riusciva ad analizzare la situazione nella quale si trovava. Ricordava, come in un sogno, di aver incontrato una stupenda apparizione che nascondeva una qualche sorpresa, solo che non riusciva a ricordare quale. Poi la consapevolezza di essere legato gli diede una scossa di adrenalina e il suo cervello comincio' a lavorare al massimo.
Con gli occhi spalancati guardo' con orrore l'enorme stanza nella quale si trovava. La sala, di forma circolare, doveva essere un luogo sacro di qualche culto diabolico. Al centro vi era un ciclopico monolite a forma di fallo sul quale erano incisi degli strani geroglifici a sfondo sodomitico. La cosa mostruosa era che questo obelisco era scolpito in modo che dal tronco e dalle palle sporgessero dei nerboruti arti antropomorfi. L'essere rappresentato assomigliava tremendamente ad un ernorme cazzo con braccia e gambe. Davanti alla statua si ergeva un'altare di nuda roccia al quale erano fissate delle catene, le stesse assicurate ai suoi polsi e caviglie. Tutto attorno vi erano decine di sedie e dal lato opposto della stanza svettava una tribuna dominata da un trono adorno dei soliti ricami a sfondo omosessuale.
Sembrava che la stanza fosse deserta.
Riciard si alzo' faticosamente in piedi e grattandosi il culo ne estrasse una ananas. Meravigliato di come il frutto tropicale si trovasse tra le sue chiappe, Riciard lo poso' a terra e in quel momento udi' dei passi avvicinarsi. Prontamente decise di affrontare i suoi carcerieri, certo di aver diritto ad una spiegazione. Appena vide che i due erano Padre Angus Sodomia e Fratello Bukkake un grande sollievo lo invase.
- Aiuto! Sono qui! Fratelli salvatemi! - strillo riciard ai nuovi venuti
Questi si immmobilizzarono, le espressioni glaciali non tradirono sorpresa nel vederlo incatenato e dopo un attimo di esitazione fu Padre Sodomia a parlare:
- Tu pensi davvero, Fratello Mezzasega, che noi siamo dei frati di un ordine religioso? - fece enigmatico costui - non ti sono mai venuti dei dubbi? Come potevi pensare che tutti i religiosi di questo mondo lo ricevessero al culo ogni giorno come succede a te?
Riciard era pietrificato, il suo sguardo saettava da padre Sodomia a Fratello bukkake. Questi parlo' con voce grave:
- Si Fratello Mezzasega, per quanto tu possa essere frocio, sappi che c'è un limite a tutto. Questa non e' una vera confraternita di monaci. Quella in cui ora ti trovi è la confraternita dei Seguaci del Dio Penathor. Si è quello che vedi alle tue spalle - indico' la statua del cazzo antropomorfo - Ed è a lui che sarai sacrificato questa notte.
Riciard sussulto'
- Ma fratelli! Io non ci credo! Volete dirmi che non siete dei religiosi come ho sempre creduto in questi ultimi 3 giorni? Non l'avevo mai preso tanto al culo prima ma non credevo di aver sbagliato luogo. Io sono giunto qui nel nome della Sega, per dare uno stop agli eccessi che mi minavano la salute dei polsi e della mente! Non posso credere di essere finito in un tal lupanare! Esigo di essere liberato!
I due falsi frati scoppiarono in una grassa risata, poi padre Sodomia riprese
- Non sei nella posizione di esigere nulla mio caro Fratello Mezzasega. Presto, quando il Dio Penathor si risvegliera', di te non rimarra' che un vuoto involucro senza vita. Ma non sarai il solo, ci sono altri 2 intrusi che faranno la tua stessa fine.
Detto questo i due si avvicinarono a Riciard, lo sopraffecero, lo legarono stretto in posizione prona sull'altare e, dopo avergli infilato nuovamente l'ananas al culo, se ne andarono dalla stanza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lisa: vi giuro che questo è il piu' bel libro che abbia mai letto..!!! :)