lunedì 7 gennaio 2008

Brix consiglia: figura di merda.

Fonte

Multipla e piroettata figura di cacca fatta con una ragazza in una maledetta, indimenticabile sera.

Una serata di metà Luglio, Roma.
Conosco questa ragazza da pochi giorni ma sento che tra di noi può nascere qualcosa. Dopo vari SMS scambiati riesco a portarla fuori per una serata romantica. Decido di tirare fuori...........l'asso dalla manica ( ). La porto a vedere un concertino Jazz in una famosa Villa romana in pieno centro. L'ambiente è dei più raffinati e mi sento davvero in forma. Arriviamo in perfetto orario. Un mio amico mi ha dato pure la soffiata: non si paga l'entrata! Sono al settimo cielo. Faccio per entrare quando un buzzuro mi ferma e mi fa: "Biglietto?". Comincio a sudare. Io replico con finta sicurezza e con falsisssssimo piglio deciso: "Oggi non è entrata free!?". Fortunatamente le mie reminiscenze di inglese non mi hanno tradito. Lui con sdegno: "Fai poco il simpatico e vai a fare il biglietto...". Lo ringrazio e lo saluto fingendo di essere un suo amico di vecchia data. In verità gli sto augurando che la maledizione di Tutankamon lo colpisca e che possa ricadere anche su tutta la sua progenie. Vado insieme alla mia bella a fare il biglietto. Guardo dentro il portafogli e penso: "Sono ricco, ho 35 euro!". Tiro fuori una banconota da 20€ pronto a pagare per me e per lei. Sono un galantuomo e non farei mai pagare lei la prima sera (anche perchè poi se la faccio pure pagare, non me la da ). Le faccio: "Tu avviati all'entrata che ci penso io". Tra me e me penso "Cazzo, che uomo!". Arrivo alla cassa e chiedo due biglietti.
L'Apocalisse.
Gli angeli della morte fiatano sul mio collo e io mie sento già morire.
Vedo la Madonna e la invoco ad alta voce.
Sono 18€ a biglietto.
Già prima di iniziare la serata sono sotto coi soldi.
Ho voglia di lasciare la mia bella all'entrata e scappare via col mio piccolo patrimonio ancora integro.
Ma sono masochista e stasera ho voglia di scopare.
Pago.
Fortunatamento ho trovato 1€ in tasca, probabilmente abbandonato a se stesso da chissà quanto tempo. Raggiungo con uno sguardo annebbiato dalle lacrime la mia bella ed entriamo. Saluto di nuovo il buzzurro augurandogli tutti i peggiori mali esistenti al mondo (la peste bubbonica, la lebbra, la caduta del bigolo, un format c:, un errore irreversibile del sistema...). Ci avviamo verso la prima cameriera che ci fa sedere all'unico tavolo libero. Siamo a 270 metri dal palco e abbiamo una cassa a 0,2 metri dal culo. In pratica non vediamo il concerto e non riusciamo nemmeno a parlare. Vabbè c'è di peggio.
E il peggio arriva.
Mi accorgo che dietro la mia bella, a tre metri di distanza, seduta al tavolo accanto al nostro, con la faccia rivolta verso di me, c'è Flavia Vento. So che la serata non sarà più la stessa. Ed infatti passo ogni secondo a guardarla. La mia bella in confronto a lei è un cassonetto dei rifiuti. Ma arriva il momento tragico. Lei vuole ordinare qualcosa.
Mi sento mancare.
Io nel portamonete ho circa 83 centesimi. Solo monete in rame. E anche tre pesetas.
Dico che non ho sete.
Lei insiste e dice che se non prendo niente si offende. Che non vuole bere da sola.
Guardo il menù cercando la cosa meno costosa. Ad un certo punto una luce scende dal cielo e illumina la scritta: "Caffè 0.80€".
Sono salvo!
Quando ordino un caffè la cameriera mi guarda così: .
Me ne frego se intanto ai tavoli vicino al nostro stanno scorrendo fiumi di Champagne, Vini pregiati, Esotiche bevande. Io posso permettermi solo un caffè.
La serata passa semi-piacevolmente, tra uno sguardo a Flavia Vento e uno sguardo al portafogli vuoto.
Si è fatto tardi e finalmente la posso portare a casa. Dopo aver dato un ultimo sguardo a Flavia, ci rechiamo in macchina.
Partiamo verso casa sua. So che posso farcela. Allora per creare l'atmosfera metto su un po' di musica. Purtoppo l'autoradio è vecchia e tutta scassata e non si può cambiare canzone. Spero in Dio, che mi dia una mano.
Vasco.
Ringrazio Dio.
Lei ama Vasco e io lo so.
Mi sorride.
Sono sicuro di potercela fare.
Arriviamo sotto casa sua.
Fermo la macchina.
Spengo i fari.
Mi giro verso di lei.
Vasco in sottofondo sfuma.
Lei mi guarda.
Io la guardo.
Mi avvicino.
Parte un'altra canzone.
...
"Me sò cagato pure l'anima" dei San culamo.
...
Dentro di me so che Dio mi odia. Solo un Dio che mi odia può far partire in quel momento la canzone più volgare che sia mai stata concepita da mente umana. E io maledico me stesso di avere inserito in quel CD una canzone dei San culamo. Appena lei sente l'incipit si ritrae e mi guarda con disgusto. Probabilmente non è una loro grande fan. Io chino il capo. So che non posso cambiare canzone ma non ho nemmeno il coraggio di spegnere. Ci pensa lei.
In un solo secondo mi passano davanti tutti i momenti belli della mia vita (il mio primo bacio, la prima medaglia a nuoto, il mio primo frag a CS, i 35€ che erano nel mio portafogli...). Lei dice che forse è meglio che lei vada perchè si sta facendo tardi.
La guardo mentre entra in casa senza nemmeno girarsi.
So che non la rivedrò mai più.

2 commenti:

Rici ha detto...

Per curiosità mi sono scaricato San Culamo - Me So Cacato Pure l'Anima.MP3
AGHjag

L'avrà scritta Lisk

Anonimo ha detto...

aGHIAEGHAIEGHAIEg

merita :D