lunedì 3 novembre 2008

Andreotti, malore in diretta

Quale futuro lei si augura per i bambini di oggi?

Il video qui

Andreotti, malore in diretta «I contrattempi dell'età»
Non risponde alla Perego. In serata rassicura: sto bene

ROMA — «Eccomi qua, certo che sto bene, cosa credeva?». Giulio Andreotti risponde con voce squillante da casa. Sono passati pochi minuti da quel vuoto improvviso che lo ha visto ammutolire durante «Questa domenica », contenitore tv di Canale 5, nel quale era ospite ieri. Ma che è successo? «Cosa vuole, sono i contrattempi dell'età: lo sa che il 14 gennaio compio 90 anni?».

Tutto avviene alle 18.20. La lunga intervista, forse troppo lunga, volge al termine. Paola Perego chiede: «Senatore, quale futuro si augura per i nostri bambini? ». Andreotti curvo leggermente in avanti, fissa il vuoto, la testa rivolta di sbieco verso l'alto, il sorriso paralizzato in un ghigno di sofferenza. La Perego ripete la domanda. Silenzio. Lei si sporge in avanti: «Presidente». Silenzio. «Presidente». Parte la pubblicità. Dopo gli spot ecco la Perego con Andreotti: «C'è stata un'interruzione un po' brusca. Chiaramente per via della pubblicità: chiacchierando ce n'eravamo dimenticati». Standing ovation. Andreotti scherza: «Sono contento perché mi avete messo non tra due ladroni ma tra due bellissime ragazze».

Un lieve malore, un black-out, un'assenza. Forse solo un calo di pressione, anche se qualcuno in quel momento ha temuto qualcosa di più serio. Andreotti non si sottrae agli sforzi. Stasera è atteso al «Processo» di Biscardi. A «Venerabile Italia» non parteciperà, ma solo per evitare l'imbarazzante vicinanza con Licio Gelli. E dire che durante «Questa domenica», Andreotti era stato brillante come sempre. Eccolo giovanissimo insieme ad Anna Magnani: «Mia moglie mi diede uno strattone. Ma non è che lei fosse molto attraente ». Commenta il premio «Er mejo fico der bigoncio». Parla della passione per il «gin rummy ». Della pigrizia («ma certi che facevano sport tutti i giorni non ci sono più»). Poi la politica. Craxi: «Lo stimolai ad avvisare Gheddafi dell'attacco aereo degli americani nell'86. Era la cosa più imbecille da pensare, l'attacco ». Bossi: «Ce l'ha sempre con Roma, c'ha un po' scocciato». Veltroni: «Bravo, un comunista che si è imborghesito». Se stesso: «Non sono un angioletto, ma vere mascalzonate non ne ho mai fatte». La Perego ci prova: «Ci suggerisce un nuovo Andreotti? ». Lui, imperturbabile: «Me la rifaccia tra 5 anni».
Poi la suspence. E il «divo Giulio » che si riprende la scena.

Alessandro Trocino
03 novembre 2008

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1 commento:

Rici ha detto...

Praticamente l'espressione è sempre la stessa.